Presentazione
L’Associazione Toscana Volontari della Libertà, espressione della Resistenza autonoma e cattolica, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile 2021 organizza tre eventi con il patrocinio della Provincia di Lucca, del Comune di Lucca, della Scuola della Pace ed in collaborazione con ANPI, ISREC, Liberation Route ed i comuni della provincia.
Il primo evento è dedicato ad un lungo lavoro di ricerca condotto da Walter Ramacciotti, già presidente onorario di ATVL e tra i fondatori del Centro di Educazione Democratica nei primi anni ’60 del Novecento. Lo studio ruota sul ruolo del clero lucchese nella Resistenza e sull’eccidio della Certosa di Farneta, avvenuto dopo il rastrellamento ad opera dei tedeschi tra l’1 e il 2 settembre del 1944. Lo storico Andrea Giannasi, nel presentare il lavoro di Ramacciotti, si concentra sulla figura di Mons. Roberto Tofanelli ed in particolare modo sulle omelie che lo stesso tenne in San Martino tra il 1941 e il 1942. Interventi alla S. Messa durante i quali il sacerdote esprimeva giudizi forti sull’alleanza tra Italia e Germania e sulla condotta del regime fascista. Parole che mossero il federale fascista di Lucca, il prefetto ed il questore. Ricostruire il ruolo del clero durante la Resistenza permette di riaprire la pagina delle Resistenze, argomento “dimenticato”, ma che in realtà è più che mai legato ai valori sui quali venne fondata la Costituzione. Valori emersi durante la lotta di liberazione, grazie al contributo militare, civile, morale, culturale di cattolici, monarchici, badogliani, comunisti, azionisti, socialisti, prigionieri di guerra, sacerdoti, suore.
Il secondo evento è legato alla riscoperta della figura di Leila Farnocchia, la ragazza di Camaiore trucidata dai nazisti nella scuola elementare di Nozzano. La presidente dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà Simonetta Simonetti ha ricostruito, grazie ai documenti e agli atti del processo, l’intera vicenda: il 22 agosto del 1944, da Pontemazzori la giovane Leila Farnocchia scese a Camaiore per rinnovare la carta di identità. Con la madre, ferita a causa di un bombardamento, era sfollata in collina e ogni giorno si recava in città per prendere oggetti a casa e fare la spesa. Si fermò in via di Mezzo a guardare i manifesti del cinema. Indossava una gonna pantalone corta e sulle spalle aveva un tascapane. La conoscevano come la maestrina, seppur non insegnasse. Ad un tratto, passò un tedesco in bicicletta che prima le urlò di andar via, poi si fermò e le si avventò addosso. Con lui una giovane prostituta al servizio degli occupanti tedeschi. Catturata, venne spinta prima in casa del lattaio – confiscata dai nazisti – poi caricata su una automobile e condotta a Nozzano, dove, presso la scuola elementare le SS avevano creato una terribile prigione, dove si consumarono indicibili torture e decine di assassinii. Lì i tedeschi ne fecero un corpo morto prima di ucciderla. Simonetta Simonetti ricostruisce attraverso gli atti processuali, la storia di Leila Farnocchia e delle due ragazze, che si prostituivano con i tedeschi e che dopo la guerra furono portate in tribunale. Una storia terribile che va letta contestualizzando e tornando a quei giorni di fame, miseria, paura, disperazione, durante i quali – come ebbe a dire durante il dibattimento un avvocato della difesa – “bastava molto meno” per essere condotta in carcere, abusata o fucilata.
Il terzo intervento è legato al vissuto delle famiglie durante la guerra in Lucchesia. Racconta la sua storia Maria Pia Pieri ed emerge un ricordo sulla Seconda guerra mondiale vista attraverso gli occhi di una bambina, tra i rastrellamenti, i bombardamenti, le privazioni, la paura. Da Barga e Nozzano, una famiglia cerca di sfuggire alle devastazioni, non solo materiali, ma intime, personali. E così il vagare e l’attendere, il fuggire, il partire, diventano gesti che l’immaginario infantile osserva e declina, in un personale abbecedario che è la vita. La guerra, attraverso la scuola, tra temi e dettati, tra gesti eroici e parole sfuggenti, disegni e immagini tratte da giornali, lentamente diventa qualcosa di più concreto. Lo sbarco in Sicilia del luglio del 1943 ed il successivo 8 settembre fanno crollare il regime e con esso un intero sistema. Da quel momento è attesa dell’arrivo degli Alleati. Si contano i giorni, si passano le notizie, si ascolta Radio Londra e soprattutto si osserva il mutamento. La famiglia di Maria Pia Pieri si ritira da Barga in montagna, ma quando tutto intorno la terra brucia per il fermarsi della Linea Gotica, la situazione diventa insostenibile. E allora la fuga a Nozzano occupata dagli inglesi e dunque la scoperta di “altri” alleati ben differenti dagli americani conosciuti a Barga.
L’Associazione Toscana Volontari della Libertà con questi tre interventi intorno al 25 aprile intende riaccendere la luce su quanto vissuto, sui valori emersi durante la lotta di liberazione e sulla necessità di tornare ad allargare il fronte comune di fronte all’orrore dei totalitarismi.
I tre eventi verranno presentati venerdì 23 aprile alle ore 19 e messi a disposizione delle scuole e della cittadinanza attraverso i canali social e il sito di ATVL.