Una folta partecipazione e momenti di commozione hanno caratterizzato il ricordo del primo reparto della Brigata Osoppo Friuli che si insediò sulle scoscese pendici del Monte Rossa, in Val d’Arzino, in quella che oggi è la provincia di Pordenone. La Casera Brovedani a Palamajor infatti ospitò il 25 marzo 1944 il primo gruppo di “Fazzoletti Verdi” che partirono da Casa Marzona a Treppo Piccolo e raggiunsero prima Pielungo, e poi una località in Comune di Clauzetto. Uno di quei cinque ragazzi, Federico Tacoli, divenuto presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo, nel 2001 volle posare una lapide per ricordare l’inizio di quella grande storia di libertà che furono le Brigate Osoppo, che a fine della guerra coinvolsero migliaia di uomini e donne su un territorio che andava dalla zona del Piave fino a Trieste e dalla Carnia fino alla Bassa Friulana.
La “leggendaria Brigata partigiana Osoppo”, come l’ha definita il Presidente Giorgio Napolitano, ha voluto ricordare questo anniversario partendo proprio da un semplice e commovente momento a Palamajor: presenti i sindaci di Clauzetto e Vito d’Asio, il presidente dell’APO Roberto Volpetti e tanti giovani, figli e nipoti di coloro che passarono lì nei lunghi mesi del 1944. La seconda tappa è stata a Forno per ricordare il giovane ventenne Giacomo Missana, ucciso dai tedeschi il 14 aprile 1944. L’appuntamento per tutti i convenuti era al Castello Ceconi di Pielungo, caro alla Osoppo che proprio lì insediò il suo Comando e il suo fulcro organizzativo: da lì quindi passarono moltissimi osovani. La folla di gente si è ritrovata assieme alle autorità presenti: per il Regione il consigliere Ivo Moras, per il Comune di Udine il sindaco Fontanini e per quello di Pordenone il vice sindaco Grizzo, il maggiore Andrea Mariuz, comandante della Compagnia di Spilimbergo, molte associazioni locali e del Veneto. Dopo la Santa Messa, celebrata da don Gianni Arduini in suffragio dei caduti, sono seguiti gli interventi, con il saluto del presidente Volpetti e gli interventi commossi di Flavio Del Missier, sindaco di Clauzetto e Piero Gerometta sindaco di Vito d’Asio. Sono seguiti gli interventi di Pietro Fontanini per il Comune di Udine e del Vicesindaco Grizzo di Pordenone, mentre ha chiuso il consigliere Moras ricordando il grande ruolo della Osoppo nella storia della allora Provincia di Udine, che allora comprendeva anche Pordenone.
E’ seguita poi la relazione del dott. Jurij Cozianin che ha illustrato la storia della presenza osovana nella Val d’Arzino ricordando i fatti salienti ed i protagonisti di quella stagione. Sono seguite testimonianze vive e commosse raccontate da figli di protagonisti di quegli anni, ma non per questo meno vivide e accorate. Apprezzati in particolare gli interventi del Gruppo dei Poeti della Vallata dell’Arzino. Alla fine sono stati ricordati i numerosi caduti delle Brigate Osoppo, di Clauzetto e di Vito d’Asio: di parecchi erano presenti i familiari ai quali è stato consegnato il libro “Porzus” edito qualche anno fa per ricordare il filo che lega la Resistenza osovana da Pielungo, dove si manifestarono i primi dissidi con la resistenza garibaldina, fino alle malghe di Porzus, che fu l’epilogo di questa epopea della Brigata Osoppo. Ha portato il suo contributo anche la medaglia d’oro Paola Del Din che ha rivissuto quei momenti che videro la partecipazione anche del fratello Renato che trovò la morte nell’aprile del 1944 a Tolmezzo.
Una manifestazione riuscita e che ha suscitato una importante riflessione sui tragici momenti della Resistenza. Da segnalare la brillante esibizione della Coral Risultive di Fontanafredda e la indispensabile collaborazione della Pro Loco di Anduins e della Ditta Graphistudio che ha messo a disposizione lo straordinario scenario del Castello Ceconi, oggi perfettamente restaurato e punto di incontro di carattere internazionale.
Udine, 3 aprile 2019
Associazione Partigiani Osoppo – Friuli