Sabato 12 aprile alle ore 17, nella Sala convegni dell’Hotel dei Fiori ad Bandiera Italiana 01Alassio, le Medaglie d’Oro al Valor Militare Maggiore degli Alpini, Enrico Martini Mauri – Comandante delle Divisioni Alpine Autonome – e il Capitano di Artiglieria Franco Balbis, che studiò al “Don Bosco” di Alassio, fucilato 70 anni fa dai fascisti al Poligono del Martinetto a Torino, verranno ricordate dallo storico Pier Franco Quaglieni, presidente della Sezione F.I.V.L. di Alassio e Laigueglia.
Interverrà il Gen. B. Francesco Patrone, Comandante del Comando Militare Esercito “Liguria”. Coordinerà l’incontro il Dr. Lelio Speranza, vice presidente nazionale della F.I.V.L. Porterà un saluto il Sindaco di Alassio, Enzo Canepa. Sarà presente il nipote del Comandante Mauri Enrico Martini Mauri. Organizzano l’evento l’Associazione Ligure Volontari della Libertà e la sezione di Alassio e Laigueglia della F.I.V.L. Verrà esposta la bandiera di combattimento del Comandante Mauri, donata personalmente dal Maggiore Martini Mauri a Lelio Speranza negli Anni 50.
Il Presidente della Sezione alassina della F.I.V.L. Quaglieni dichiara: «Vogliamo rendere omaggio a due patrioti che diedero un forte contributo alla Guerra di Liberazione. Tra l’altro gli uomini del Comandante Mauri furono tra i liberatori di Savona, mentre il capitano Balbis ebbe la sua formazione scolastica al “Don Bosco” di Alassio e fino al momento della fucilazione, avvenuta 70 anni, mantenne coerentemente fede all’insegnamento cristiano appreso nell’istituto alassino».
L’attrice Beatrice Astegiano leggerà le due motivazioni delle Medaglie d’oro, passi del libro “Partigiani penne nere” di Mauri, il testamento spirituale di Balbis e un documento del 1944, di fonte garibaldina, sulla figura di Mauri.
«La manifestazione si pone l’intento di far conoscere figure finora meno note della Guerra di Liberazione che contribuirono, insieme a tutte le altre forze, alla Liberazione dell’Italia nel 1945. Dalla Segreteria del Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano sono giunte parole di “apprezzamento per la meritoria iniziativa tesa a rendere omaggio alle figure dei due valorosi ufficiali, affinché soprattutto le giovani generazioni sappiano far tesoro degli alti ideali che hanno animato e sorretto quanti hanno contribuito con il proprio operato alla liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista”.