Lo scorso 12 marzo, nella sua Treviso, l’ing. Tognana ha festeggiato con la mascherina, a causa dell’emergenza sanitaria, soffiando sull’unica candelina attorcigliata alla cifra 100, scritta col cioccolato.
Poi ha dato appuntamento al prossimo anno, quando anche la cara Linda, sua sposa da quasi 80 anni, compira? cento anni.
Clarimbaldo Tognana, detto Aldo, ha disegnato un lungo pezzo di storia di Treviso del dopoguerra tra industria, sport, politica.
È entrato per primo, con la sua divisa di ufficiale, nella sua Treviso liberata dal nazifascismo.
Ha mantenuto a Treviso un’azienda che era la prima in Italia nel settore della ceramica, con 1500 dipendenti e 5 milioni di pezzi al mese.
Ha rilanciato il ciclismo veneto, fino ad organizzare nella sua terra il Campionato Mondiale del 1985.
La medaglia della Liberazione, consegnatagli 5 anni fa, fregia il petto del Cavaliere del Lavoro Clarimbaldo Tognana per il suo contributo fortissimo alla lotta al nazi-fascismo: l’ 8 settembre del 1943 lo sorprese sottotenente in licenza a casa; non ci penso? un attimo e si mise a capo della brigata partigiana “Treviso” ed alla resa dei fascisti divenne comandante della “Piazza” in citta?.
L’ ing. Clarimbaldo Tognana e? una delle ultime figure viventi in grado di incarnare quei valori che portarono a pace, benessere, democrazia e soprattutto libertà.
Con la sua lunga vita, ci sta regalando uno spirito immutato di coerenza agli ideali della sua giovinezza. E’ tuttora un protagonista di questo nord est italiano rimasto senza chi sia in grado di guardare lucidamente alla realta?.
Con la franchezza che gli e? propria, ancora ci offre il suo pensiero grazie alla sua profonda cultura ed alla forte personalita?, elevandosi ad esempio per quanti cercano il bene comune non sulla base delle chiacchiere, ma con competenza e conoscenza.
Il suo spirito libero parla con il primato della ragionevolezza e con la prova di una vita contrassegnata dagli studi, dalla militanza partigiana, dalla professione e dall’impresa, dall’impegno civile.
Tali e tanti altri motivi ne fanno senza dubbio un esempio vivente, a cui guardano gli uomini liberi che ancora si riconoscono nel patrimonio ideale dei “Volontari della Libertà”.
ing. Giorgio Prati, presidente AVL Treviso