Comunicato stampa del Comune di Collebeato
Dopo il grave episodio che sabato 26 ottobre ha visto coinvolta una persona accolta nel progetto SPRAR di Collebeato, si sono verificati nel nostro paese alcuni fatti che, dopo aver riflettuto, riteniamo giusto comunicare alla cittadinanza. Domenica sera, verso le 22.30, alcune persone si sono recate presso la casa dove alloggiano alcuni ospiti SPRAR e, dopo aver insultato una signora che non voleva indicare loro l’appartamento dei rifugiati, hanno urlato frasi ingiuriose all’indirizzo dell’abitazione e lanciato un oggetto che ha provocato una forte esplosione. Poi, raggiunta l’abitazione del sindaco, hanno depositato nella cassetta della posta materiale esplosivo che, deflagrando, l’ha sbalzata a vari metri di distanza (parte sul terrazzo dei vicini) e danneggiato il portone.
Il raid si è concluso con scritte razziste sul municipio, con annessa svastica sotto la lapide in memoria dei partigiani, e su altri spazi dell’immobile. Siamo fermi nel condannare questi atti e nella volontà di continuare il percorso di accoglienza, intrapreso e condiviso ormai da anni con la nostra comunità. Crediamo che oggi più che mai sia necessario prendere le distanze da chi vuole alimentare il clima di odio, di divisione e paura: non il conflitto, ma il confronto democratico sarà sempre la nostra unica scelta.
Di fronte al grave episodio, riassunto nel comunicato dell’Amministrazione Comunale, le Associazioni partigiane bresciane hanno espresso una dura condanna dell’accaduto:
L’Associazione “Fiamme Verdi” di Brescia e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Brescia, avendo appreso dell’attentato violento e vigliacco posto in atto da un gruppo di neonazisti contro la casa del sindaco, Antonio Trebeschi, nonché contro il Municipio e le abitazioni in cui sono stati accolti i migranti dello sportello SPRAR nella comunità di Collebeato, esprimono la più ferma e viva condanna per l’accaduto e si stringono al Sindaco, alle istituzioni democratiche, ai cittadini e alle cittadine “di buona volontà” di Collebeato, manifestando la più piena, forte e fraterna solidarietà umana, sociale e politica alle vittime di quanto è accaduto. Eventi come questi, favoriti dal clima di odio che una politica sconsiderata e disumana alimenta quotidianamente, con cinismo e incoscienza, stanno diventando sempre più frequenti, ma non per questo risultano meno odiosi. ANPI e FF.VV. invitano tutti a non lasciarsi assuefare alla “banalità del male”, a non cedere alle minacce e alle intimidazioni del nazifascismo che rialza la testa, a non tollerare che atteggiamenti di razzismo, sopraffazione e violenza tornino a diventare strumenti di lotta politica. Non voltiamo lo sguardo dall’altra parte. Non fingiamo di non vedere i rigurgiti del fascismo e del nazismo che dettano l’agenda politica di alcune forze politiche. Ricordiamo il sacrificio di chi combatté contro il nazi-fascismo per darci l’Italia libera e democratica, conquistando anche per noi il diritto a chiamarci “cittadini”. Non rimaniamo in silenzio, non diventiamo complici dei violenti. Torniamo a chiamare il fascismo con il suo nome. A riconoscerlo, denunciarlo, combatterlo. Insieme ai partiti politici, ai sindacati, alle associazioni, alle forze vive e democratiche della società, a tutti i cittadini e le cittadine che si riconoscono nei valori della Costituzione, alziamo la guardia contro il fascismo strisciante nella nostra società. Combattiamo la violenza con la democrazia, la giustizia, la libertà.
Alvaro Peli, Presidente Ass. “Fiamme Verdi” Brescia | Lucio Pedroni, Presidente ANPI Prov. Brescia