Giovedì 24 gennaio presso il palazzo del Quirinale a Roma si è svolta, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del “Giorno della Memoria”. All’evento, oltre che le più importanti cariche dello stato, erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni partigiane ANPI, FIVL e FIAP. Il Presidente della Federazione Italiana Volontari della Libertà, Prof. Francesco Tessarolo, ha rappresentato tutte le realtà federate alla cerimonia aperta dalla proiezione del filmato “Le donne nella Shoah”, realizzato da RaiStoria, e dai saluti del vice Presidente del Memoriale della Shoah, Milena Santerini, della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.
Questo importante evento ha dato la possibilità al Capo dello Stato di consegnare la medaglia d’onore a Peppino Gagliardi e Livio Pedron, italiani deportati ed internati nei lager nazisti.
La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica che ancora una volta ha sottolineato l’urgenza del lavoro sulla memoria.
Il Presidente Mattarella ha affermato: “Sono passati settantaquattro anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Eppure, nonostante il tanto tempo trascorso, l’orrore indicibile che si spalancò davanti agli occhi dei testimoni è tuttora presente davanti a noi, con il suo terribile impatto. Ci interroga e ci sgomenta ancora oggi. Perché Auschwitz non è soltanto lo sbocco inesorabile di un’ideologia folle e criminale e di un sistema di governo a essa ispirato. Auschwitz, evento drammaticamente reale, rimane, oltre la storia e il suo tempo, simbolo del male assoluto. Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, appena se ne ripresentino le condizioni. Una società senza diversi: ecco, in sintesi estrema, il mito fondante e l’obiettivo perseguito dai nazisti. Diversi, innanzitutto, gli ebrei. Colpevoli e condannati come popolo, come gruppo, come ‘razza’ a parte.”
Il Presidente della Federazione Italiana Volontari della Libertà, Prof. Francesco Tessarolo, intende estendere un saluto e un augurio di buon lavoro a tutte le associazioni federate che da anni lavorano con incontri e progetti nelle scuole, affinché il messaggio che emerge dal Giorno della Memoria, sia sempre costante riferimento morale e culturale.