Gian Paolo Danesin è stato eletto presidente della Associazione Volontari della Libertà di Venezia, l’Associazione che raccoglie coloro che condividono gli ideali delle formazioni partigiane di ispirazione patriottica.
Gian Paolo Danesin, conosciuto anche come “Marco”, (il nome di copertura utilizzato nel periodo della clandestinità), veneziano, classe 1926, ha partecipato alla Resistenza nella Quinta Brigata Osoppo Friuli, che ha operato nella Pedemontana pordenonese, in particolare sul Piancavallo e in Val Cellina. Nel dopoguerra ha avviato una importante azienda nel settore della consulenza del lavoro, oggi condotta dal figlio.
“Quando mi hanno proposto di diventare presidente – esordisce “Marco” Danesin – la mia mente è tornata, non senza commozione, a quei giorni del maggio 1944, all’inizio di quella avventura che ha segnato tutta la mia vita. Quando ho deciso di andare nella Brigata Osoppo, sono partito in treno da Venezia e sono arrivato in stazione a Pinzano e da lì a piedi fino a Pielungo, in Val d’Arzino, dove si trovava il comando della Brigata. Alcuni giorni dopo il mio arrivo, il 27 maggio, compivo diciotto anni: per festeggiare l’avvenimento i miei compagni erano riusciti a recuperare una damigianetta di vino. Avevamo però un solo bicchiere e così ci toccò bere a turno.”
“Non ho mai dimenticato quei giorni – prosegue Danesin – e non mi sono mai pentito dei sacrifici che abbiamo patito e di ciò che abbiamo fatto anzi mi sento ancora lo spirito di quelle giornate. Certo ho detto agli amici che mi hanno proposto come presidente, che non potrò fare grandi cose, ma sono qui a dare il mio sostegno e il mio contributo.”
Vice presidente della Associazione è stato eletto Ferdinando Ranzato, architetto molto conosciuto a Venezia in quanto ha ricoperto in passato varie ed importanti cariche pubbliche.
“La mia famiglia – dice Ferdinando Ranzato – ha vissuto, come moltissime altre, drammaticamente gli anni della Guerra e della Resistenza: mio padre infatti fu internato nei campi di concentramento e per noi figli fu naturale aderire alla Associazione che radunava gli ex internati e ai Volontari della Libertà.”
“In questi ultimi mesi – prosegue Ranzato – abbiamo radunato parecchie persone che condividono gli ideali di libertà espressi dalla Federazione Italiana Volontari della Libertà alla quale la AVL Veneziana aderisce. Sembrava che questa pagina di storia veneziana fosse ormai conclusa, invece possiamo ripartire con entusiasmo.”
“Nelle prossime settimane – conclude il vice presidente Ranzato – faremo un programma di attività per prossimi mesi e che contiamo di poter realizzare con il sostegno della FIVL.”