Autorità, partigiani, Associazioni e gente di valle Vigezzo e valle Cannobina hanno partecipato numerosi alla commemorazione dell’eccidio al Sasso di Finero, luogo del Comune di Cursolo Orasso che vide cadere vittime di un’imboscata il 12 ottobre 1944 due partigiani: il Capitano Alfredo Di Dio e il Colonnello Attilio Moneta.
L’evento, organizzato dal comune di Cursolo Orasso, dal Raggruppamento Divisioni Patrioti Alfredo Di Dio, dal Museo Partigiano di Ornavasso, di concerto col comune di Ornavasso e della F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari della Libertà), si è sviluppato lungo un percorso che da Malesco in Valle Vigezzo si è concluso sulla panoramica piazza di Cursolo. Quattro soste hanno consentito di rendere omaggio ai caduti della Resistenza al cimitero di Malesco, nell’area monumentale e al cimitero di Finero, presso il Sasso, luogo dell’eccidio (con il commovente e appassionato intervento del partigiano Sig. Matera), e infine a Cursolo dove durante una intensa e sentita cerimonia il Prof. Ettore Brissa (Società dei Verbanisti) ha esposto una apprezzatissima orazione ufficiale.
Hanno partecipato alla cerimonia diverse autorità tra cui l’On. Borghi e il Vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna. Numerosi sindaci e amministrazioni comunali hanno aderito all’iniziativa: Gorla Minore, Busto Arsizio, Inveruno, Castano Primo, Cannero Riviera, Cannobio, Villette, Malesco, Cavaglio Spoccia, Falmenta. Gianni Mainini, presidente del Raggruppamento patrioti Alfredo Di Dio Divisione Valtoce, una delle 28 Associazioni aderenti alla Federazione Italiana Volontari per la Libertà, ha evidenziato in particolare come la lotta partigiana abbia visto uniti nella lotta uomini e donne “di pianura e di montagna”, e come la rivisitazione storica delle singole vicende sia fondamentale per la comprensione e la valorizzazione di quel grande fenomeno che è stata in Italia la Resistenza, premessa inevitabile affinché certe tragedie del passato non abbiano a ripetersi. Presenti i rappresentanti della Casa della Resistenza di Verbania e diverse Associazioni A.N.P.I.
Giornate come queste assumono diversi significati. Sono occasione per narrare le storie, le vite, gli ideali, di chi ha combattuto per lasciarci in eredità un mondo migliore. Sono momento di riflessione per verificare fino a che punto il mondo di oggi corrisponde a quello da loro sognato e per il quale hanno dato la vita. Sono occasione di ringraziamento, riconoscenza e memoria per il patrimonio etico e morale che ci hanno lasciato. Anche le loro storie hanno contribuito a metterci a produrre quel prezioso documento base, né astratto né moralistico, ma rigorosa guida etica per i cittadini attivi, che è la Costituzione italiana.
Dunque una giornata ricca di stimoli culturali e storici, ma anche di grande attrazione paesaggistica. Occasione unica per apprezzare i luoghi della Valle Cannobina teatro della vicenda partigiana. Storia e territorio, un contesto spesso inscindibile che ha spesso condizionato il corso delle vicende umane. Una breve cerimonia religiosa con don Pierino Lietta, e la presentazione della Carta storico/escursionistica della Resistenza in Val Grande a cura di Alberto Corsi (Associazione Casa della Resistenza) hanno chiuso l’evento.