Il 15 aprile 1945 a Ginestro (frazione di Testico, nel Savonese) ventinove persone, prelevate per lo più dalla chiesa presso la quale stavano partecipando alla Santa Messa, furono trucidate con modalità raccapriccianti: gli uomini, legati a due a due con filo di ferro, schiena contro schiena, colpiti con raffiche sparate a bruciapelo; le donne seviziate e poi sventrate a colpi di baionetta.
Non si è mai capito il perché di tanta violenza da parte dei nazisti, a pochi giorni dalla Liberazione, a guerra sicuramente persa e senza che ci fosse stata nei giorni precedenti un’azione dei ribelli da vendicare; sembra, semplicemente, che una spia avesse segnalato presenze partigiane nella zona.
Ogni anno, in località Poggio di Costa Binella dove avvenne l’eccidio e dove un cippo riporta i nomi delle vittime, si svolge una suggestiva commemorazione all’interno del bosco. A questa celebrazione, celebrata quest’anno domenica 21 aprile, tradizionalmente partecipa il Raggruppamento Ingauno Volontari della Libertà, fin dai tempi in cui era sindaco del paese Franco Vairo, uno dei suoi soci storici.
L’attuale sindaca, Lucia Moscato, anch’essa socia del RIVL, ha rivolto come di consueto parole commuoventi al termine della funzione religiosa, officiata sul posto. Quest’anno i soci del RIVL hanno esibito i fazzoletti azzurri della FIVL consegnati in occasione dell’ultimo Consiglio Nazionale.
Ecco alcune immagini della cerimonia.