Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
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Tra le figure che quel giorno hanno ricevuto la prestigiosa nomina vi è anche Mons. Girolamo Tagliaferro, che nel quarto di secolo in cui fu arciprete di Schio – dal 1932 al 1957 – svolse un’intensa opera di assistenza a beneficio degli orfani, dei poveri e dei bisognosi, realizzando dormitori, centri di accoglienza e mense economiche, mentre durante l’occupazione tedesca si prodigò a favore dei partigiani e dei ricercati politici e razziali, nascondendo negli istituti religiosi cittadini alcune decine di ebrei provenienti da Trieste e da Ferrara, ai quali, dopo averli forniti di falsi documenti di identità, facilitò la fuga verso Milano e la Svizzera. La ritorsione per questa sua attività giunse il 5 maggio 1944 con l’uccisione, da parte della squadra d’azione della Federazione provinciale dei Fasci repubblicani, dei fratelli Aldo e Gerardo, mentre Giuseppe, il principale obiettivo della rappresaglia, riuscì a porsi in salvo. Il dolore causato dalla grave perdita non frenò l’opera dell’arciprete, tanto che nell’ultima settimana di aprile 1945 il Comando della Divisione partigiana “Garemi” lo incaricò di trattare con i tedeschi di stanza a Schio.
Ritiratosi a vita privata nel giugno 1957, mons. Tagliaferro si spense il 27 gennaio 1965 a Vicenza.
Alla cerimonia sono intervenuti Gabriele Nissim, Presidente della Fondazione Ga.Ri.Wo., Pietro Kuciukian, Console onorario dell’Armenia e cofondatore di Ga.Ri.Wo, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Giorgio Mortara, per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e Dijana Pavlovic, fondatrice del movimento “Kethane” in Italia.
Una trentina le persone partite dal Vicentino per presenziare alla cerimoni e tra queste 8 iscritti all’AVL compreso il presidente provinciale Francesco Binotto.
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Sul sito dell’AVL di Vicenza sono pubblicati alcune fotografie e alcuni filmati relativi alla cerimonia.