A proposito dei fatti di Firenze e Milano

Pubblichiamo il comunicato stampa che contiene la riflessione formulata dal Presidente FIVL, Roberto Tagliani, e condivisa con la Giunta Federale.

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COMUNICATO STAMPA FIVL SUI FATTI DI FIRENZE E DI MILANO

I giornali di questi giorni si sono riempiti di articoli e polemiche sui fatti avvenuti sabato 18 febbraio davanti al liceo “Michelangiolo” di Firenze. La Federazione Italiana Volontari della Libertà, che nell’anno del suo 75° anniversario di fondazione sta dedicando un’attenzione particolare proprio al mondo della scuola e dei giovani, intende esprimere la propria posizione prendendo le mosse dalle sagge parole della Dirigente scolastica del Liceo “Leonardo da Vinci” di Firenze, Annalisa Savino, che ha ricordato ai suoi alunni un fatto spesso dimenticato o sottovalutato: «Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti».

È proprio l’indifferenza, come non si stanca mai di ricordare Liliana Segre, il brodo di coltura in cui prospera il razzismo, il terreno su cui si costruisce la mistificazione della verità storica, la benzina che muove la violenza politica.

La violenza è un grave rischio per la nostra democrazia: un rischio che vediamo pericolosamente avanzare in un momento storico teso e difficile. Per questo la Federazione denuncia e condanna il ripetersi di gesti di provocazione mossi da intenti ideologici di marca neofascista o comunque nostalgica (da ultimo, quello perpetrato al Parco Nord di Milano, la notte seguente ai fatti di Firenze, con la comparsa di una grande svastica di legno nei pressi del Monumento al Deportato). Si tratta di iniziative odiose e temerarie, che fomentano e incendiano gli animi in un momento delicato per l’Italia e l’Europa, attraversata da lacerazioni e conflitti potenzialmente devastanti per le nostre comunità civili e per la tenuta del corpo sociale.

Ricordando che l’anno di fondazione della FIVL – il 1948 – fu anche quello che vide entrare in vigore la Costituzione repubblicana, che ancora oggi sovrintende alle nostre libertà e detta le regole della nostra convivenza civile e democratica, la Federazione richiama tutti, giovani e anziani, educatori e lavoratori, politici e istituzioni, al coraggio della libertà: un coraggio che passa dal rispetto dell’altro, dalla condanna della sopraffazione e dal rifiuto della violenza.

Come si legge nella lettera pubblicata dal Liceo “Pascoli” di Firenze a commento dei fatti di via della Colonna, dai quali abbiamo mosso le nostre osservazioni: «La forza di una comunità deve sempre esprimersi nel dialogo, nel confronto e nell’accoglienza delle diversità di pensiero, nel rispetto pieno della Costituzione. La nostra scuola promuove il dialogo costruttivo e si oppone a ogni forma di violenza, a ogni aggressione fisica e ideologica, a ogni forma di sopraffazione che neghi i valori democratici nati dalla Resistenza». Siamo convinti che questi siano i compiti e i doveri di ogni scuola, in Italia e nel mondo; certamente sono i compiti e i doveri della nostra Federazione che, proprio dalle partigiane e dai partigiani – che «volontari si adunarono, per dignità non per odio» – ha imparato il rispetto per la persona, il valore di ogni vita umana e l’urgenza dell’abbandono di ogni incitazione alla violenza, alla rappresaglia, alla vendetta.

Sono principi che devono sempre guidare il nostro agire: se l’escalation di violenza fisica e verbale alla quale assistiamo ci preoccupa e se i rigurgiti nostalgici del fascismo e del nazismo ci indignano, l’esempio dei partigiani e delle partigiane ci deve spingere ad agire sulle loro orme, facendo appello alle coscienze di tutte e tutti – a partire dai rappresentanti eletti nelle istituzioni democratiche – perché siano rispettati sempre i valori e i principi sanciti dalla Costituzione, che riconoscono nel dialogo democratico e nel rifiuto della violenza o della provocazione i metodi per costruire il domani del nostro paese.

 

Qui puoi scaricare la versione PDF del testo del Comunicato.

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