Il comune di Roma dedica un giardino alle Vittime dell’Eccidio di Porzûs

Venerdì 7 febbraio alle 12, nel quartiere Aventino della Capitale, il Comune di Roma ha dedicato un Giardino alle Vittime dell’eccidio di Porzûs, nell’ottantesimo anniversario dalla strage. Alla partecipata cerimonia era presente il Medagliere Nazionale della FIVL, scortato dall’alfiere Denis Zuliani.

Nell’occasione è stato ricordato il drammatico eccidio, per mano di partigiani comunisti, di diciassette partigiani delle Brigate “Osoppo” presso le casere Tolpi Uorch, più note come “Malghe di Porzüs. Tra i caduti, il comandante Francesco De Gregori “Bolla”, zio dell’omonimo celebre cantautore; alla cerimonia dell’intitolazione romana era presente la figlia, Anna De Gregori, che nei giorni precedenti ha rilasciato una preziosa testimonianza in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”.

In occasione dell’ottantesimo dell’eccidio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato alla Presidente onoraria Paola Del Din e al Presidente Roberto Volpetti, vertici dell’Associazione Partigiani Osoppo-Friuli aderente alla FIVL, il seguente messaggio:

Ricorrono ottant’anni dall’eccidio delle Malghe di Porzus, nel conflitto più torbido avvenuto nel nostro Paese all’interno del movimento di liberazione dal nazifascismo. I caduti osovani appartengono alla storia del riscatto italiano, conquistato anche grazie alla loro dedizione e al loro coraggio. Le circostanze che portarono un Gruppo di Azione Patriottica, formazione di matrice comunista, a ordire l’agguato e a compiere le esecuzioni, sono una pagina abietta nelle tragedie che martoriarono il nostro confine orientale, seminando dolore nel tempo, anche oltre le libertà riguadagnate.
La democrazia non ha timori nel confrontarsi con la propria storia. Ricordare è un atto di giustizia e di verità: di questo anzitutto si nutre il desiderio di libertà.
Quell’eccidio ci appare oggi ancor più feroce e insensato di quanto già allora non si mostrasse. Rigidità ideologica e cecità politica si mescolarono con i disegni di rivendicazioni territoriali di un nascente regime nei confronti dell’Italia. Dal sacrificio di ogni partigiano caduto è nato il percorso compiuto nella democrazia dal popolo italiano e dai popoli europei.
L’Osoppo-Friuli fu protagonista nella lotta di liberazione, partecipando alla costituzione delle zone libere Nimis, Attimis e Faedis, di quella della Carnia e dell’Alto Friuli: settecentoventicinque i patrioti della formazione caduti in combattimento.
La Repubblica si inchina nel ricordo dei valorosi partigiani del Gruppo Divisioni Osoppo.
All’Associazione Partigiani Osoppo-Friuli, che tiene viva la memoria di un glorioso impegno e di un momento tra i più tragici della nostra storia nazionale, esprimo i sentimenti più intensi di vicinanza e di riconoscenza.

Da alcuni anni le malghe di Porzûs sono state dichiarate monumento nazionale, a perenne memoria di quanto accaduto; alle vittime trucidate la Repubblica ha assegnato la medaglia d’argento al valor militare alla memoria. Per non non dimenticare.

Ecco alcune immagini della scopertura della lapide dedicatoria del giardino:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *