Riceviamo dagli amici dell’Associazione Volontari della Libertà di Treviso la triste notizia che lo scorso mercoledì 26 giugno, all’età di 98 anni, è mancato Ettore “Tete” Bragaggia, ex partigiano che ha contribuito a fare la storia di Treviso. Uomo buono e impegnato socialmente e politicamente, attento e vivace, simpatico e pungente, Tete era uno stimato fotografo.
Storica figura repubblicana della 32° Formazione “Mazzini”, 8° Compagnia del Battaglione, poi Brigata “Treviso”, Tete era un trevigiano doc.
Nato in Piazza del Grano ma residente a Selvana, dopo il diploma si era iscritto alla scuola industriale serale per poi iniziare a lavorare presso lo studio fotografico Paggiaro nel 1939.
Di idee mazziniane, nel 1943 insieme ad alcuni amici aveva formato un gruppo di giovani resistenti operando anche azioni di sabotaggio alla ferrovia e scrivendo di notte sui muri parole inneggianti all’Italia libera, tanto da entrare ben presto prima nella Brigata “Mazzini” e poi nella Brigata “Tollot”, Battaglione “Gandin”.
Sfuggito in città alla cattura delle Brigate Nere, dopo la Liberazione il partigiano Bragaggia era emigrato in Argentina nel 1950; rientrato nel 1954, si era ristabilito in città per svolgere la sua professione artistica di fotografo. Fu il primo ad aprire uno studio fotografico nel capoluogo, diventando il fotografo ufficiale di una comunità in evoluzione dopo tanti anni di povertà, e incarnando quindi il difficile e grato compito di essere la “memoria storica visuale” della città.
Cavaliere del Lavoro dal 1972, tra gli anni Ottanta e Novanta fu eletto consigliere comunale per il Partito Repubblicano, impegnandosi dentro e fuori le istituzioni amministrative per rendere Treviso più bella, più giusta e più equa.
Nel 1992 fu tra i fondatori dell’Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca trevigiana (ISRESCO).
Un abbraccio fraterno a quanti l’hanno conosciuto e amato.