Riceviamo dal cav. Giorgio Prati, Presidente dell’Associazione Volontari della Libertà di Treviso federata alla FIVL, questo scritto, che volentieri pubblichiamo come testimonianza delle cerimonie del XXV Aprile nella città veneta.
Il 25 Aprile si celebrano i valori dell’antifascismo che costituiscono la base imprescindibile della Costituzione Repubblicana e che hanno ispirato la nascita della nostra Associazione.
Il 25 Aprile è la data che ha segnato il riscatto del popolo italiano, maturato attraverso il voto del 2 giugno 1946 e l’approvazione della Costituzione Repubblicana, dei cui valori è garante e difensore il Presidente della Repubblica. Vanno condannate le manipolazioni che intendono delegittimare l’eroismo delle italiane e degli italiani, tra le cui fila hanno combattuto valorosamente anche cittadini ebrei, che sacrificarono la vita per liberare l’Italia e l’Europa dalla tirannide nazifascista e garantire una stagione di pace duratura.
Purtroppo, in un mondo multipolare come quello odierno, democrazia e pace sembrano quasi un inutile orpello, al pari dei diritti civili, oggetto di una pericolosa regressione anche in Europa. La vile invasione russa dell’Ucraina, il ritorno dei nazionalismi e la crisi in Medio Oriente ostacolano il progetto degli Stati Uniti d’Europa, l’unico in grado di garantire un futuro democratico alle istituzioni comunitarie.
È proprio in difesa della democrazia e della Carta Costituzionale che le Associazioni Partigiane, come ogni anno, il 25 Aprile hanno sfilato in tante piazze italiane con le loro bandiere.
A Treviso si è celebrato solennemente il 25 Aprile. Si è iniziato con la commemorazione dei 5 martiri partigiani a Canizzano, per poi trasferirsi al cimitero monumentale per la cerimonia al Mausoleo dei Partigiani presso il Tempietto dei Caduti di tutte le guerre, poi al campo del Tricolore e alla lapide che ricorda i Caduti dell’aeronautica.
La cerimonia è proseguita in Piazza Indipendenza dove, dopo la lettura della motivazione della medaglia d’oro alla città e dopo le allocuzioni ufficiali, il sindaco Conte ha preso una posizione netta e ha esaltato «il segno lasciato da Sandro Pertini» e ha ricordato Giacomo Matteotti, «uomo di coraggio, grande esempio di come si dovrebbe vivere», riscuotendo fragorosi applausi. Ha quindi concluso che Treviso è antifascista e lo sarà sempre.
Hanno preso la parola anche il trevigiano ministro Carlo Nordio e il rappresentante della Provincia di Treviso.
Tra un intervento e l’altro il pubblico presente ha intonato “Bella Ciao” e scandito a gran voce “Ora e sempre Resistenza” e “Siamo tutti antifascisti”.