Per la settantottesima volta le “Fiamme Verdi” di Brescia sono tornate sui “monti ventosi” della Valle Camonica, simbolo della lotta e dell’idealità partigiana, invitando istituzioni, associazioni e cittadini al tradizionale appuntamento “Fiamme Verdi in Mortirolo”, per ricordare i Caduti per la Libertà.
Sull’alzata prospiciente la chiesetta di San Giacomo in Mortirolo si è svolta la cerimonia di commemorazione delle battaglie lì combattute tra il febbraio e il maggio del 1945, con l’eroico sacrificio di molte giovani vite. Foltissima la partecipazione di associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, sindacali, culturali; ricca anche quest’anno la presenza di sindaci e amministratori locali della Valle e dei comuni della provincia, oltre al vicesindaco della Città capoluogo Federico Manzoni e dell’assessore Marco Fenaroli.
I partecipanti si sono ritrovati presso la chiesetta di San Giacomo per l’alzabandiera e per partecipare alla Santa Messa celebrata da mons. Tino Clementi, cappellano delle FF.VV. Al termine della messa Monica Rovetta ha letto alcune pagine del diario di padre Giulio Cittadini, partigiano e sacerdote dei Padri della Pace.
Introdotti e coordinati da Ferdinando Sala, si sono susseguiti gli interventi istituzionali di saluto del sindaco di Monno Romano Caldinelli, del sindaco di Mazzo in Valtellina Franco Saligari, coordinatore dell’Ecomuseo della Resistenza in Mortorolo e del presidente della Provincia Emanuele Moreschini. Ha poi preso la parola il Presidente nazionale FIVL, Roberto Tagliani, seguito dai saluti della partigiana Rosy Romelli e della testimonianza di Giovanni Boccacci, figure storiche del partigianato bresciano. L’appassionata e commuovente orazione ufficiale è stata tenuta da Patrizia Caldinelli, della Cooperativa Sociale Anemone di Brescia, che ha ricordato la figura di don Giovanni Antonioli, sacerdote e partigiano. Al termine dell’orazione ufficiale è stata deposta una corona di fiori davanti al cippo che ricorda i caduti delle battaglie del Mortirolo.
Una folta delegazione è poi salita alla croce che ricorda il sacrificio di Luigi Tosetti, partigiano e carabiniere, morto sulla via del Passo della Foppa. Nell’occasione sono state apposte due targhe di dedica alle due panchine europee che dal passo guardano verso la Valtellina: una è stata intitolata a David Sassoli, già presidente del Parlamento Europeo, e una al comandante partigiano delle Fiamme Verdi in Mortirolo, poi magistrato e commissario europeo Lionello Levi Sandri.
Ulteriori immagini e testimonianze sulla pagina dedicata all’evento del sito dell’Associazione Fiamme Verdi.
Alcune immagini della splendida giornata: