Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Aldo Tognana solo pochi anni fa, ma mi hanno subito colpito la sua passione e generosità, il suo carattere limpido e la sua signorilità, uniti ad una costanza e ad un impegno inarrestabili e contagiosi, gli stessi tratti che accomunavano i protagonisti della Resistenza, tutti intransigenti verso se stessi prima che verso gli altri, “limpidi e diritti, liberi ed intensi” come recita la “Preghiera del Ribelle” del beato Teresio Olivelli.
All’indomani dell’8 settembre, nel disorientamento generale, sotto il peso di un’occupazione nazifascista particolarmente dura e feroce, questa intransigenza ed un profondo anelito alla libertà portarono tanti giovani come Aldo Tognana ad andare oltre la facile rassegnazione e la comoda attesa, ed a rinsaldare i vincoli, tanto preziosi quanto fragili, del bene comune. L’idea che ci sia un bene comune che deve prevalere, al quale tutti dobbiamo contribuire, responsabilmente e consapevolmente, ha guidato allora le formazioni partigiane, ha ispirato poi l’infaticabile e lungimirante azione politica ed imprenditoriale di uomini come l’ing. Tognana e deve continuare ad essere tenuta in grande evidenza anche oggi, di fronte alle tante incertezze e problemi di un presente difficile.
Anche per questo, la sua scomparsa ha lasciato nella F.I.V.L. un vuoto incolmabile, ma sono convinto che il suo esempio ed i suoi insegnamenti costituiscano le forti radici della nostra Federazione e ci spronino a preservare lo spirito della Resistenza, guardando con rinnovata fiducia al futuro, per continuare a far crescere un’Italia libera, pacifica e democratica. Sta a noi mantenere vivo questo spirito.
Francesco Tessarolo