E’ stata la medaglia d’oro vivente e vivace Paola Del Din ad appuntare nel gonfalone del Comune di Cavasso Nuovo la medaglia d’argento al valor militare assegnata per quanto sofferto dalla popolazione durante il biennio 1943-45 ed in particolare per i 34 caduti metà dei quali fucilati l’11 febbraio 1945 al muro del cimitero di Udine. La cerimonia ha avuto un prologo al cimitero per un momento di preghiera al sacello dei 16 caduti riuniti assieme nel ricordo. Dopo la preghiera del parroco don Claudio è stato reso un omaggio floreale accompagnato dal canto della “Coral Risultive” di Fontanafredda.
Sulla piazza municipio, la cerimonia è iniziata con l’alza bandiera e la resa degli onori militari da parte di un picchetto d’onore della divisione Ariete di stanza a Maniago, cui è seguita la deposizione di corone al monumento ai caduti.
Successivamente nella sala civica affollata da tante persone ed autorità si sono tenuti i discorsi commemorativi, aperti dal saluto del Sindaco Silvano Romanin che ha sottolineato l’importanza della giornata. Sono seguiti i saluti di Pietro Fontanini, Sindaco di Udine, città medaglia d’oro della lotta di liberazione per tutto il Friuli e gli interventi di Roberto Volpetti presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo, che ha rievocato gli eventi degli ultimi mesi di guerra, e del Presidente provinciale dell’ANPI di Pordenone avv. Loris Parpinel, che ha voluto sottolineare la necessità di spiegare che la liberazione fu contro nazisti e fascisti.
Applauditissima nel suo intervento è stata la medaglia d’oro Paola Del Din la quale ha rinnovato il suo impegno a non tacere di fronte a ciò che possa essere contrario alla libertà ed alla ragionevolezza. Il consigliere regionale Emanuele Zanon, già sindaco di Cavasso e principale promotore delle pratiche che hanno portato alla concessione della medaglia, ne ha esaminato il significato per il Comune, motivo di ricordo dei caduti e di giusto riconoscimento per le privazioni cui è stata sottoposta la popolazione. L’avv. Longo, figlio del segretario comunale di allora e nello stesso tempo referente del CLN locale, ha tenuto quindi una dotta dissertazione sulla continuità legittima nello Stato nella rappresentanza dei Comitati di liberazione. L’intervento storico ufficiale è stato affidato a Roberto Tirelli il quale ha prima di tutto dato lettura del punto centrale della motivazione che assegna la medaglia d’argento: Cavasso Nuovo “fu teatro di scontri sanguinosi fra formazioni partigiane e soverchianti forze nemiche, subendo numerose devastazioni, privazioni e saccheggi ad opera delle orde nazifasciste. Per dodici mesi la popolazione, pur affrontando ripetuti rastrellamenti e fucilazioni, ebbe la forza di sopportare i lutti e gli orrori derivanti dalle due rappresaglie cui fu soggetta e di sostenere coraggiosamente, con l’apporto di numerosi suoi cittadini e formazioni partigiane che operarono validamente nelle montagne vicine”. Cui segue l’elogio alla popolazione: “esempio di dignità civile e di fierezza collettiva nella lotta di liberazione”.
Ha quindi rievocato gli episodi relativi ai rastrellamenti, ai sequestri, alle incarcerazioni, i caduti in combattimento con tre medaglie d’argento fra essi, i deportati a Mauthausen che non hanno fatto ritorno ed i fucilati di Udine. Ha quindi ricordato gli osovani del “Val Meduna” ed i garibaldini del “Tagliamento” impegnati nell’impari lotta contro l’oppressore. Al termine ha ripercorso l’iter che ha portato alla medaglia iniziato dal già comandante del Val Meduna Romano Della Valentina e proseguito dal figlio Renzo con l’appoggio delle amministrazioni comunali.
Ha chiuso gli interventi il Presidente della FIVL Francesco Tessarolo il quale ha ulteriormente approfondito il significato dell’onorificenza assegnata a Cavasso Nuovo come segno di riconoscenza da parte dello Stato e pegno per la memoria futura.
Alla cerimonia svoltasi in termini semplici hanno partecipato molti sindaci della zona, autorità civili e militari, aderenti alle associazioni combattentistiche e d’arma.
Ma che bravi. Anzi bravissimi! Perché nessuno ha riferito che il sottoscritto fu il primo ad avvisare l’allora Sindaco di Cavasso Nuovo con un fax datato 05.04.2016 regolarmente pervenuto al 0427778000 tipo TX esattamente il 05.04.2016 ore 18:22 durata 00.47 di pagine 01 con esito OK, dell’esistenza del Decreto Mille Proroghe 30.12.2015 n.210 convertito in legge il 24.02.2016 che prevedeva la possibilità di ottenere per il Comune di Cavasso Nuovo un riconoscimento da parte del Ministero della Difesa. Come mai nessuno ha riferito che tutta la nutritissima documentazione storica (ereditata da mio padre partigiano) inviata in due fasi al Ministero della Difesa è stata fornita al Comune dal sottoscritto? Come mai…… e l’intera vicenda non finisce qui! Cordialità. Renzo Della Valentina
Gentile signor Dalla Pellegrina, come componente del Comitato per le ricompense al Valor Militare e relatore dell’istruttoria per la valutazione della richiesta cui Lei accenna, ho potuto studiare approfonditamente la ricca documentazione pervenuta a corredo della stessa, cercando di soffermandomi più sui contenuti che sulle origini filologiche del materiale stesso. Ringraziamenti e saluti. Francesco Tessarolo