Nei giorni scorsi ci ha lasciato, all’età di 92 anni, Fabio Forti: era uno degli ultimi testimoni dell’insurrezione di Trieste del 30 aprile 1945 contro il nazifascismo e tra i massimi esperti del fenomeno carsico a livello internazionale. Forti ricopriva da oltre diciannove anni la carica di presidente della storica Associazione Volontari della Libertà di Trieste, ed era stato per lunghi anni consigliere e assessore comunale.
Il Consiglio comunale di Trieste ha osservato un minuto di silenzio in sua memoria: insignito nel 2012 del sigillo trecentesco della città per il suo impegno nei confronti della collettività, il 30 aprile di 74 anni fa partecipò assieme ad altri ragazzini animati da don Marzari all’insurrezione che portò alla presa del municipio. I nazisti spararono granate ad altezza uomo contro i giovanissimi insorti che riuscirono comunque ad issare il tricolore sul pennone del palazzo. Bandiera italiana che il giorno dopo fu rimpiazzata dalla stella rossa titina. Nelle sue apparizioni pubbliche Forti ricordava spesso l’insurrezione avvenuta negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale a Trieste, così come le migliaia di aneddoti legati al mondo sotterraneo che tanto amava.
I funerali saranno celebrati lunedì 23 settembre alle ore 10.00 presso la Cappella funeraria di Via Costalunga a Trieste.