Si è svolta sabato 24 novembre a Pordenone la cerimonia per ricordare la figura di Franco Martelli, nome di battaglia “Ferrini” patriota della Brigata Osoppo, fucilato dai tedeschi nel novembre del 1944 e insignito della medaglia d’oro al valor militare.
Nato a Catania nel 1911 Franco Martelli era ufficiale dell’Arma di Cavalleria. Nel 1941 partecipò alle operazioni belliche in Slovenia, come capitano del Reggimento “Cavalleggeri di Saluzzo”. Nei giorni seguenti all’armistizio Franco Martelli, rientrato il Friuli, si dedicò all’organizzazione della Brigata Osoppo nella zona di Pordenone assumendo, per oltre un anno, il ruolo di Capo di stato maggiore della formazione “Ippolito Nievo”, una formazione mista osovana e garibaldina. Nel novembre del 1944, catturato dai nazifascisti, resistette per giorni alle più atroci torture, finché il 27 novembre fu fucilato nel cortile della Caserma Umberto I° a Pordenone.
Prima di morire Franco Martelli ebbe modo di scrivere al tenente Michele Galati, di Belcastro (Catanzaro), per raccomandargli i suoi quattro figli in tenera età. Galati li adottò ed oggi i discendenti dell’eroe della Resistenza portano il cognome Martelli Galati.
La città di Pordenone fin dall’immediato dopoguerra ha voluto tributare al maggiore Franco Martelli un doveroso omaggio, ricordando così la sua straordinaria figura di patriota: non solo intitolandogli uno dei principali viali di accesso alla città, ma anche ponendo una lapide al cimitero presso il quale è sepolto. Infine da alcuni anni le Associazioni partigiane hanno voluto realizzare un monumento nel cortile interno della Caserma Umberto I° (che nel dopoguerra cambiò nome diventando Caserma movm Franco Martelli) sul luogo ove venne fucilato.
Anche quest’anno la cerimonia dedicata al suo ricordo è stata organizzata dalla Associazione Partigiani Osoppo, dall’Associazione Arma di Cavalleria e dal Comune di Udine. Dopo la Santa Messa presso la Chiesa di San Francesco in via Cappuccini, è seguito l’omaggio alla tomba del maggiore Martelli, con la posa della corona e alcuni interventi di commemorazione della medaglia d’oro da parte delle Associazioni e delle Autorità.
E’ seguita la cerimonia presso il cortile della ex Caserma ove è stato realizzato il monumento che ricorda il luogo della fucilazione. Dopo la deposizione della corona vi sono gli interventi dell’Autorità Comunale,del presidente dell’Anpi di Pordenone Loris Parpinel e dell’esponente dell’Apo Riccardo Tomè. E’ intervenuta la signora Ludovica Martelli Galati, nipote di Franco Martelli e la medaglia d’oro Paola Del Din, presidente emerito della Fivl.
ho avuto il piacere e l’onore di essere amico e compagno nel 38° Corso AUC a Caserta Squadrone di Cavalleria di Maurizio Martelli Galati, purtroppo scomparso, figlio di Franco, e di servire poi come S.Ten. cpl. nel GED Cavalleggeri di Saluzzo (12°) di stanza nella Caserma Ugo Polonio a Gradisca d’Isonzo comandato dal Ten Col. Michele Galati De’ Diani che ha poi sposato la vedova del Maggiore Franco Martelli