Si valuta l’apertura a Lucca del Museo della Memoria. Il 15 febbraio infatti la presidente dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà, prof.ssa Simonetta Simonetti, e il presidente dell’Associazione Amici del Museo Storico della Liberazione, Geom. Franco Lombardi, alla presenza del segretario nazionale della Federazione Italiana Volontari della Libertà, Dott. Roberto Volpetti, hanno discusso della possibilità di riapertura del Museo della Memoria presso le storiche sale di via S. Andrea 43. Il Museo vive nell’eredità del partigianato autonomo e cattolico che proprio nelle sale di Palazzo Guinigi ha visto fin dagli ’50 del Novecento riunirsi prima il Comitato Patrioti Lucchesi poi l’Associazione Toscana Volontari della Libertà legata alla Federazione Italiana Volontari della Libertà.
Tutto il mondo della Resistenza lucchese dal comandante “Pippo” Manrico Ducceschi ai patrioti del Gruppo “Valanga” di Leandro Puccetti, dai sacerdoti martiri come Don Aldo Mei ai certosini della Farneta, dai rastrellati alle donne che seppero portare il peso della guerra, vive da oltre 70 anni nella storica sede di via S. Andrea 43.
Luogo che più di ogni altro è legato alla memoria e per questo può entrare a far parte del progetto “Liberation Route” appena siglato dalle amministrazioni del territorio.
L’eredità del partigianato cattolico e autonomo portata avanti da uomini come Augusto Mancini, Carlo Gabrielli Rosi, Col. Fausto Viola, Nuska Hoffman, Carlo Mariani, e sostenuta per anni dalle personalità lucchesi più vicine a questa parte attiva del mondo resistenziale – tra queste l’On. Maria Eeletta Martini – è pronta dunque ad offrire alla società il “Museo della memoria”, che oltre ad offrire un percorso, potrà diventare luogo per la didattica delle scuole.