In coincidenza con il settantunesimo anniversario della tragica vicenda delle malghe di Porzus l’Associazione Partigiani Osoppo-Friuli di Udine ha organizzato una intensa tre giorni dedicata alla memoria con una particolare attenzione alle formazioni autonome della resistenza e che ha visto una fattiva e importante collaborazione da parte della Federazione Italiana Volontari della Libertà.
Venerdì 5 febbraio il programma ha avuto inizio nel cimitero monumentale di Udine nei pressi della tomba della famiglia Dormisch ove giace il corpo martoriato di Gastone Valente “Enea” il delegato politico caduto nelle malghe. Con l’intervento del Presidente della Provincia e del Sindaco di Udine, Fontanini e Honsell, nonchè delle parenti superstiti e del rappresentante del Comune di Reana del Rojale, è stata scoperta una targa atta a segnalare la nobile figura del giovane e talentuoso eroe.
La figura di Valente è stata tratteggiata da Roberto Tirelli e da Paolo Strazzolini che per l’occasione ha curato la riedizione riveduta ed ampliata del volumetto biografico predisposto da Sergio Sarti alcuni anni fa.
Il ricordo del valoroso Enea benefattore dei poveri di Udine e dei bambini dell’asilo di Qualso ha richiamato numerose persone a rendergli omaggio.
Più tardi al Cinema Centrale sempre a cura dell’Osoppo è stato proiettato il film “Bisagno” di Marco Gandolfo che racconta vicende rispecchianti molte similitudini con le situazioni in cui nasce la tragedia dei fazzoletti verdi a Porzus ed al Bosco Romagno. Particolarmente toccante è stata la testimonianza del nipote del partigiano cattolico ligure, Aldo Gastaldi, che ha voluto raccontare il tormento, il dolore ed il desiderio di verità e giustizia della famiglia.
Sabato 6 febbraio nella prestigiosa sede di Palazzo Belgrado, ospiti della Provincia, numerosi studiosi provenienti da diverse regioni italiane si sono trovati per un convegno sulle formazioni autonome della Resistenza alla presenza di un numeroso ed attento pubblico fra il quale il senatore Mario Toros, la professoressa m.o.v.m. Paola Del Din e numerosi osovani. Il convegno ha trovato il patrocinio ed il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Udine e della Federazione Italiana Volontari della Libertà. Il saluto dell’Associazione a nome del Presidente Cesare Marzona è stato porto dal vice Presidente Roberto Volpetti, il quale ha ricordato le finalità del convegno, creare un momento di incontro e di conoscenza fra coloro che combatterono per la libertà in nome di comuni ideali senza legami partitici.
Ad aprire i lavori è stato invitato il senatore Franco Marini nella sua veste di Presidente del comitato per i grandi eventi nazionali, che non ha mancato di sottolineare il costruttivo ruolo delle formazioni autonome nell’ambito della costruzione di una nuova Italia democratica. I lavori della sessione mattutina, moderati dal prof. Andrea Zannini della Università di Udine, ha visto come primo relatore il prof. Ernesto Galli Della Loggia, editorialista del Corriere della sera, il quale ha tracciato il ritratto delle formazioni autonome: patriottiche, antitotalitarie ed in particolare anticomuniste, spesso permeate di una idealità religiosa, contrarie ad una rottura dell’ordine sociale, formate da militari in servizio. A questo proposito ha rimproverato alla Monarchia di non aver sostenuto queste forze di naturale orientamento monarchico rompendo l’alleanza con l’esercito, lasciando spazio ai partiti antagonisti dell’Italia precedente. Della Loggia ha trattato poi i problemi del ricordo sottolineando come subito dopo la guerra abbiano perso la partita politica e della memoria rimanendo circoscritte all’ambito locale.
Il prof. Paolo Pezzino dell’Università di Pisa ha trattato la particolare situazione delle formazioni toscane sulle Alpi Apuane che seppero creare una zona protetta ove i partigiani venivano curati e trovavano sicuro rifugio mentre la singolare figura di Edgardo Sogno “Franchi” è stata presentata del prof. Massimo de Leonardis dell’Università Cattolica di Milano.
Roberto Tirelli ha illustrato invece gli ideali dell’Osoppo che sono passati attraverso alcuni momenti di confronto sia con i garibaldini sia con gli sloveni per trovare dolorosa e gloriosa consacrazione nel sacrificio dei 17 martiri del gruppo di Bolla alle malghe ed al Bosco Romagno.
Le straordinarie (e purtroppo quasi sconosciute) vicende della brigata abruzzese della Maiella nata per difendere la “roba” per poi continuare la guerra a fianco delle truppe polacche del generale Anders e pronta ad intervenire anche in Friuli a fianco dell’Osoppo, sono state illustrate con ricca documentazione dal prof. Marco Patricelli.
Nel pomeriggio, con il dott. Tommaso Piffer a moderare il dibattito, si è parlato della resistenza cattolica a Vicenza (relatore il prof. Francesco Tessarolo), del gruppo Martini Mauri (a cura del dott. Giampaolo De Luca), della formazione dei fratelli Di Dio (dott. Paolo Rossetti), delle bresciane Fiamme Verdi (prof. Roberto Tagliani) mentre a cura del dott. Fabio Verardo sono stati ricordati tre giovani osovani caduti: Gian Carlo Marzona, Renato Del Din e Ferdinando Tacoli.
Domenica 7 febbraio a Faedis nonostante la pioggia battente si riunita una grande folla per l’omaggio ai caduti e, nella sala consiliare, per il saluto del Sindaco Claudio Zani, che ha ricordato l’importanza delle malghe come testimonianza storica e di Roberto Volpetti, sempre a nome di Marzona, che ha ribadito la posizione dell’Associazione su alcune tematiche riguardanti la custodia della memoria nei luoghi del sacrificio. Fra i presenti, gli assessori regionali Gianni Torrenti e Cristiano Shaurli, il Presidente del Consiglio provinciale Fabrizio Pitton, numerosi consiglieri regionali guidati dal Presidente dell’Assemblea regionale Franco Iacop, molti sindaci, esponenti della politica e della cultura.
Nella chiesa di Canebola don Gianni Arduini, presidente della Casa dell’Immacolata, ha celebrato la S. Messa per il suffragio dei caduti ricordando i valori della pace. Dopo il sacro rito il figlio del Presidente Marzona, avvocato Lorenzo, ha letto un toccante messaggio del padre. Ha portato quindi il suo saluto il senatore Franco Marini, mentre l’orazione ufficiale è stata tenuta dal prof. Massimo de Leonardis che ha trattato l’argomento “Porzus” con parole chiare ed esplicite mettendo in giusta luce tutta la vicenda e le responsabilità di esecutori e mandanti. Al termine uno studente ha letto ai presenti il testo del discorso del già Presidente Napolitano a Faedis che chiude con chiarezza ogni polemica passata, presente e futura e riconosce l’eroismo patriottico di Bolla e dei suoi uomini.
Il capannone di Mario Bertoni quanto mai provvido per il maltempo ha infine ospitato un momento di sincera fratellanza in nome dell’Osoppo con la presenza di oltre 300 persone.
Roberto Tirelli