A nome della Federazione Italiana Volontari della Libertà e mio personale, voglio esprimere tutto il nostro cordoglio per la scomparsa di Giovanni Bianchi. Ho potuto conoscerlo personalmente solo al Convegno di Milano dello scorso ottobre e mi hanno particolarmente colpito le sue parole introduttive, che insistevano sulla Resistenza come fatto morale e civile, prima che politico o militare per questo vi appartennero militari esperti e giovani che non avevano mai visto un’arma, intellettuali ed operai, rampolli di buona famiglia e gente comune, uomini e donne; tutti intransigenti verso se stessi prima che verso gli altri, “limpidi e diritti, liberi ed intensi” come recita la “Preghiera del Ribelle”, tanto cara a Giovanni. Anche per questo, la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma proprio guardando al suo esempio, le nostre Associazioni troveranno la forza per continuare a far crescere un’Italia libera, pacifica e democratica. Francesco Tessarolo