Quando hanno varcato la sala consiliare Angelo Castiglioni per ricevere ufficialmente la medaglia della Liberazione, per molti ex partigiani, l’emozione è stata difficile da trattenere.
Probabilmente il pensiero è tornato veloceagli anni della Resistenza, così lontani ma ancora ben vivi nella memoria. E’ stata una cerimonia molto sentita, quella che si è svolta sabato mattina 28 Novembre a Palazzo Gilardoni di Busto Arsizio , per il conferimento ufficiale delle medaglie ai partigiani viventi della provincia, attribuite dal Ministero della Difesa, a riconoscimento del contributo dato per la lotta contro il nazifascismo, in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Federazione Italiana Volontari della Libertà (Fivl) e dal suo presidente nazionale Guido De Carli, con l’adesione dell’Anpi di Busto Arsizio. Presenti le più alte cariche istituzionali cittadine, sindaci del territorio, associazioni combattentistiche e semplici cittadini. La celebrazione si è aperta con l’omaggio al Monumento della Resistenza di via Fratelli d’Italia, seguita da un momento di preghiera con monsignor Severino Pagani: «Siamo convinti che il sacrificio di quanti sono caduti per la libertà, ci sproni a lavorare con disinteresse e generosità per il bene comune».
La cerimonia è entrata nel vivo in sala consiliare, con l’intervento del Presidente nazionale Fivl, Guido De Carli che ha ringraziato, commosso, il prefetto Giorgio Zanzi e l’ amministrazione comunale «perché si è impegnata tanto affinché questa manifestazione si svolgesse degnamente». Ha quindi rivolto un pensiero ai caduti di tutte le formazioni partigiane e a coloro che hanno subito le torture nei lager e a chi ha pagato con la vita la lotta per la libertà. «Busto ha detto De Carli è stata una degna protagonista del secondo risorgimento italiano».
Liberto Losa, presidente dell’Anpi bustese, ha sottolineato: «La presenza unitaria di Fivl e Anpi fa intendere quanto sia ampia l’area di convergenza politica e ideale a quello spirito che fu vincente nella lotta di liberazione. Nel momento in cui si ricerca la verità storica, si può affermare, cari partigiani, che voi siete stati dalla parte giusta».
Gianni Mainini, presidente del Centro Studi Marcora di Inveruno, che ha collaborato all’iniziativa, ha ricordato che accanto alle medaglie, si è ritenuto opportuno dare un riconoscimento ai Comuni dell’Alto Milanese-Medio Olona per “il contributo dato dai suoi cittadini alla Resistenza e alla lotta per la Libertà e la Democrazia nel territorio”. Quindi, la parola al sindaco Gigi Farioli: «Riconoscenza significa andare a fondo nella verità di una storia di cui siamo eredi e responsabili, per non vanificare gli sforzi di chi ci ha consegnato il dono della libertà e democrazia». Mentre il prefetto Giorgio Zanzi evidenzia: «Il vostro esempio è uno degli elementi cui dobbiamo ispirarci per riaffermare i valori di coesione sociale, di libertà e di democrazia su cui si regge la nostra repubblica».
Le medaglie della Liberazione sono state consegnate, dal sindaco con il prefetto e la senatrice Erica D’Adda, a: Adelio Borlandelli, Paolo Caroli, Elvio Carraro, Adriano Colombo, Mario Colombo, Paolo Colombo, Angelino De Bernardi, Luigi De Bernardi, Aniceto Della Rossa, Sirio Donati, Luciano Giornazzi, Guglielmo Giusti, Pompeo Mancarella, Carlo Monoli, Vincenzo Negri, Costantino Perin Natale, Eligio Pinciroli. Tra i premiati anche il senatore, sette volte sindaco, Gian Pietro Rossi. Sono stati inoltre consegnati attestati di ringraziamento ai Comuni coinvolti nella Resistenza, infine la lettura solenne del decreto di conferimento della medaglia al valor militare alla città di Busto.
Elenco dei comuni cui sono stati consegnati gli attestati:Arconate, Bernate Ticino, Boffalora Ticino, Buscate, Busto Arsizio, Canegrate ,Castano Primo, Castellanza, Cerro Maggiore, Cisliano, Corbetta, Cuggiono, Cursolo Orasso, Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Inveruno, Legnano, Lonate Pozzolo, Magenta, Magnago, Marnate, Mesero, Nosate, Olgiate Olona, Ornavasso, Rescaldina, Rho, Robecchetto con Induno, Robecco sul Naviglio, Sesto Calende, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Turbigo, Villa Cortese.
In prossimita`della data della liberazione, vorrei conoscere quanti partigiani combattenti sono ancora viventi.
Possibilmente suddividendo il loro numero in combattenti veri e propri e staffette.
6/4/19
Salvatore
PS: mio nonno e`stato un partigiano
Gentile Salvatore, potrò essere più preciso nei prossimi giorni, ma posso già dirle che sono circa quattro mila; non è possibile precisare la distinzione richiesta.